Credito: Banca d’Italia accelera riforma Banche di Credito Cooperativo

Milano – La Banca d’Italia vuole accelerare il percorso di riforma delle Banche di Credito Cooperativo. Con una nota via Nazionale richiama le candidate capogruppo a prestare la massima attenzione alla definizione delle condizioni di ammissione, che devono risultare “ancorate a criteri non discriminatori in linea con il principio di solidarietà tra le banche cooperative a mutualità prevalente, come previsto dalla legge”. Entro la fine di gennaio le aspiranti capogruppo che si candidano ad aggregare le Bcc dovranno farsi avanti. Né l’adesione delle singole Bcc – si legge ancora – potrà essere acquisita assicurando un trattamento più favorevole (ad esempio in termini di più ampi margini di autonomia gestionale), “considerato che i criteri di valutazione dei progetti saranno applicati omogeneamente nei confronti di tutti i costituendi gruppi”. Nelle more della creazione dei gruppi ci si aspetta infine che, quando necessario, le Bcc realizzino con tempestività i processi aggregativi al fine di rafforzare, anche prospetticamente, la stabilità dei singoli intermediari e dell’intero sistema del credito cooperativo. L’obiettivo della Banca d’Italia è evitare nuove crisi nel sistema bancario italiano. Il Credito Cooperativo in Lombardia è composto da 37 Bcc. Con 6500 dipendenti, 830 sportelli dislocati in 1100 comuni. La sua operatività creditizia fa riferimento a 27 miliardi di impieghi e circa 32 miliardi di raccolta diretta.