Trasporti: protocollo per formare mille giovani autotrasportatori

Roma – È stato firmato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un protocollo d’intesa promosso dall’Albo degli Autotrasportatori cui hanno aderito le associazioni di categoria del settore, i costruttori italiani ed esteri e le associazioni delle autoscuole per consentire a mille giovani una formazione adeguata e di conseguire una patente di guida professionale. Lo rende noto lo stesso ministero in un comunicato. Motivazione, impegno, grande responsabilità, conoscenza delle leggi specifiche e dimestichezza con le nuove tecnologie degli attuali mezzi di trasporto è quanto richiesto per il mestiere per eccellenza ‘on the road’ che guarda alle giovani generazioni. Secondo il protocollo l’Albo coprirà buona parte del costo per il conseguimento della patente di guida superiore e del Certificato di Qualificazione Professionale (CQC), grazie anche a tariffe agevolate praticate dalle autoscuole. Le associazioni dell’autotrasporto garantiranno stage formativi e affiancamenti nelle imprese italiane di autotrasporto, in modo da consentire ai giovani di confrontarsi subito con il mondo del lavoro. Parallelamente le importanti novità tecnologiche e ambientali che oggi caratterizzano il settore verranno illustrate nelle scuole di secondo grado in una attività informativa in collaborazione con le associazioni dei costruttori di veicoli Unrae e Anfia. Le organizzazioni firmatarie sono Associazioni di categoria dell’autotrasporto: Anita, Confartigianato trasporti, Fai/Conftrasporto, Federlavoro e servizi/Confcooperative, Fedit, Fiap, Fita/Cna, Legacoop Servizi, Sna-Casartigiani, T.I. Assotir. Associazioni dei costruttori: Anfia, Unrae; Associazioni autoscuole: Unasca, Confarca. Conftrasporto esprime la propria soddisfazione: “Questa è la risposta a tutti coloro che da fuori criticano l’esistenza dell’Albo degli Autotrasportatori – dichiara il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè – è la dimostrazione che le risorse vengono utilizzate concretamente anche per dare una formazione qualificata ai futuri conducenti, con implicazioni positive sia sul piano professionale che sul fronte della sicurezza”.