“Pasto Sano”: Food Policy, il Comune seleziona bar e ristoranti (1)

Milano – Il Comune di Milano e l’Azienda di tutela della salute (ATS) – Città Metropolitana di Milano chiamano a raccolta esercenti, commercianti e artigiani invitandoli a inserire nei loro menù piatti salutari che rispondono ai principi della dieta mediterranea. In un incontro con le associazioni di categoria alla presenza dell’assessore Cristina Tajani, è stato presentato il progetto Pasto Sano-Healthy Meal, che nasce dalla collaborazione tra il Comune nell’ambito della Food Policy, e ATS – Città Metropolitana per promuovere buone abitudini alimentari in pausa pranzo. Gli esercizi commerciali e artigianali che effettuano attività di preparazione somministrazione e vendita di alimenti e bevande (bar, gastronomie, ristoranti, ecc.) che decidono di aderire al progetto si impegnano a inserire nella loro offerta almeno un piatto che rispetti le linee guida predisposte dall’Ats–Città Metropolitana di Milano sulla preparazione o sulla scelta degli ingredienti; ad esempio preferendo l’uso di frutta fresca nelle macedonie, inserendo cereali integrali nel menù o limitando l’uso di sale. “Grazie a iniziative come questa che vedono coinvolti tutti i principali soggetti pubblici e privati impegnati nel settore della somministrazione, Milano conferma la sua volontà di proseguire, dopo la positiva esperienza di Expo, nel percorso di incentivazione e promozione di una corretta cultura alimentare che valorizzi non solo l’uso di materie prime fresche e di qualità ma anche di prodotti a km zero ed espressione del grande patrimonio enogastronomico del territorio milanese e lombardo”. Così l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani che prosegue: “Invito quindi, tutti gli operatori ad aderire al progetto “Pasto Sano” per contribuire a rafforzare positivamente l’immagine della città e dei suoi servizi di ristorazione, una sfida importante per rendere Milano sempre all’avanguardia nel promuovere stili di vita sostenibili e attenti a minimizzare lo spreco alimentare”