Lavoro: stress in Polizia, convegno Silp Cgil

Milano – Oggi a Milano convegno “Lo stress in Polizia”, organizzato dal Silp Cgil. L’impatto dello stress lavoro correlato sulla salute e sul benessere dei lavoratori di Polizia all’Auditorium “Marino”, reparto Mobile di via Cagni. Presenti tra gli altri il Prefetto di Milano Alessandro Marangoni, il Questore Antonio De Iesu. Interventi Elena Lattuada, segretario generale Cgil Lombardia. Le conclusioni sono state tratte da Daniele Tissone, segretario generale nazionale Silp Cgil. Cos’è lo stress e come influisce sulle esistenze e sul lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori di Polizia? L’attività lavorativa degli operatori di polizia, ha sottolineato il segretario generale del Silp Cgil Lombardia Daniele Bena, registra crescenti difficoltà. Ai fenomeni tradizionali si sono aggiunti fenomeni nuovi come quello delle problematiche legate all’immigrazione, manifestazioni che richiedono imponenti servizi di ordine pubblico, la minaccia terroristica, gli infiniti interventi che vengono richiesti in una società nella quale la conflittualità è crescente. Al maggior impegno richiesto in un quadro già caratterizzato da turni di lavoro molto particolari, da un’accentuata rigidità, con vincoli burocratici e giuridici, dalla mancanza di una valorizzazione dei meriti individuali, si è sommato un continuo ridimensionamento delle risorse che ha portato ad un aumento dell’età media, ad un mancato turnover, il tutto in un quadro di forte svalutazione del lavoro pubblico e quindi anche di quello degli operatori di polizia. Come viene ricordato nel libro dal titolo ”lavorare in polizia: “stress e burnout” scritto da Francesco Carrer e Sergio Garbarino, esperti in questo campo, l’ambiente di lavoro, la sua salubrità, la pulizia e la manutenzione sono importanti per salute e igiene dei lavoratori, ma anche per tutelare la loro dignità personale, rafforzando le loro motivazioni lavorative e dando una immagine positiva ai cittadini. Per Elena Lattuada “Costruire consapevolezza sui temi della salute e del benessere della persona fa crescere consapevolezza e riporta al centro i temi troppo spesso dimenticati legati ai migliori momenti del movimento sindacale. Quando si teorizzava e si praticava la non monetizzazione della tutela della salute. Da alcuni anni il tema è scivolato in un’area di marginalità. La consapevolezza dell’essere e del benessere sono il primo passo per agire sindacalmente sulla tutela contrattuale e sono inclusivi di ogni processo di cambiamento”.