Anav: Tpl, regole omogenee per le imprese lombarde

Milano – Il periodo transitorio di due anni, iniziato con l’approvazione del regolamento regionale 4/2014, volge al termine. Da febbraio 2017, infatti, il regolamento dei servizi di noleggio che Regione Lombardia ha emanato nel dicembre 2014, dopo oltre 10 anni dall’approvazione della norma nazionale (L. 218/2003), diventerà pienamente operativo. Di conseguenza l’età massima degli autobus non potrà superare 15 anni rispetto alla prima immatricolazione, i nuovi mezzi immatricolati non potranno comunque avere un’età superiore a 5 anni, i conducenti dovranno essere sottoposti ad apposita visita medica che ne attesti l’idoneità alla guida, l’azienda dovrà avere la disponibilità sul territorio regionale di aree o strutture atte al rimessaggio dei mezzi. “Regione Lombardia richiede alle imprese lombarde uno standard qualitativo elevato. Questo implica un investimento consistente per le imprese, ma anche benefici immediati per la sicurezza delle persone che da tanti anni scelgono di viaggiare con i nostri autobus e per l’ambiente”, commenta Fabrizio Laudi, Vice Presidente di ANAV Lombardia con delega all’innovazione, ambiente e sicurezza. L’ANAV nazionale ha intrapreso una vera e propria campagna, denominata “Sicurezza 10 e lode”, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di non scegliere solo in base al prezzo (preventivo più economico, che spesso nasconde carenze anche strutturali nella sicurezza del viaggio), ma di rivolgersi ad imprese che offrono effettive condizioni di sicurezza oltre che standard qualitativi più elevati. “Le imprese di ANAV Lombardia stanno adempiendo alle condizioni richieste dalla nuova normativa”, continua Laudi. “Ma purtroppo essa presenta alcune lacune che rischiano di vanificarne l’efficacia.” Il riferimento è alla deroga all’età massima per le imprese con un solo autobus, norma introdotta per non penalizzare le micro imprese a conduzione familiare, ma che rischia di essere utilizzata da alcune imprese più grandi per eludere la norma, trasferendo il proprio parco mezzi in un numero di imprese mono-vettore costituite ad hoc. Inoltre, “il regolamento vincola le sole imprese che hanno una stabile organizzazione in Regione Lombardia, non tutte le imprese che vi operano a qualsiasi titolo”. “Chiediamo a Regione di completare il percorso intrapreso due anni fa, estendendo l’applicazione del regolamento a tutte le imprese che operano sul territorio lombardo e allineando i servizi scolastici (compresi gli scuolabus) ai medesimi livelli di sicurezza e qualità disposti dal regolamento”. Conclude Laudi con l’auspicio “che anche le altre regioni seguano l’esempio della Lombardia, dove la qualità e sicurezza del servizio costituiscono i requisiti minimi imprescindibili per qualsiasi esperienza di trasporto”.