Ricerca e innovazione: è legge il sostegno a imprese e università

Milano – “Lombardia è ricerca e innovazione”: è legge il dispositivo che metterà a disposizione per il settore R&I non meno del 3% delle risorse che annualmente la Regione riserva per l’acquisto di beni, servizi e lavori. L’iniziativa, come ha spiegato il relatore Mauro Piazza (Lombardia Popolare), nasce nel contesto di una Lombardia che vanta il 21,8% delle start-up nazionali, dove gli investimenti per l’innovazione e ricerca arrivano a 7 miliardi (1 quarto del totale italiano) e dove vengono registrati il 28% dei brevetti. La legge è stata approvata a larga maggioranza con 54 voti a favore e l’astensione dei 9 consiglieri del Movimento 5 Stelle e della consigliera Maria Teresa Baldini (Gruppo Misto-Fuxia People). “Con l’approvazione di questa legge il nostro Consiglio regionale fa un passo in avanti per stare ancora di più al passo con i tempi. Un provvedimento innovativo che favorisce settori chiave per lo sviluppo della nostra Regione: il Consiglio regionale vuole sostenere tutte le realtà che sanno guardare oltre, verso il futuro”: così ha commentato il varo della nuova legge il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo. Il provvedimento vuole sostenere la competitività delle imprese, focalizzandosi in particolare negli ambiti strategici dell’innovazione sistemica, del trasferimento tecnologico e della ricerca applicata. Due le novità proposte: la prima riguarda la governance del sistema regionale della ricerca, e prevede la creazione di una cabina di regia interassessorile con funzione di coordinamento strategico. A questo organismo il Foro consultivo regionale, con scienziati ed esperti nominati dalla Giunta. La seconda novità riguarda gli strumenti con cui Regione Lombardia interverrà a sostegno del tessuto economico: tramite l’acquisto di soluzioni innovative (3% della spesa annuale dedicata all’acquisto di beni, servizi e lavori); 40 milioni di euro andranno ad accordi per la ricerca; 1,3 milioni nel 2016 saranno finalizzati a favorire l’ingresso di capitale umano d’eccellenza all’interno delle aziende. Infine, sono quattro i principali campi d’intervento: accessibilità di open e big data della PA (1,5 milioni nel 2016); la creazione di una “No tax area” per favorire l’insediamento di imprese innovative nell’area Expo; miglioramento delle infrastrutture digitali (20 milioni di euro) e la celebrazione di una “Giornata della ricerca” per premiare ricercatori e imprese che si sono distinte (1,5 milioni di euro nel 2016). Complessivamente il provvedimento, nel periodo 2014-2020, prevede di mettere in campo risorse pari a 350 milioni di euro.