Accornero: artigiani digitali segnano strada verso ripresa (2)

Milano – Tra i settori, la principale spinta alla crescita arriva dalle aziende che lavorano sull’elaborazione elettronica dei dati contabili (da 337 a 388, +15%), dall’elaborazione di altri dati (da 100 a 129, +29%), dai portali web (da 30 a 44, +33%) e dalle consulenze informatiche ( +10%). Emerge anche una significativa crescita delle imprese guidate da donne e giovani, presenti con quote del 29,4% e del 15% sul totale delle imprese registrate. Due aziende su tre, poi, sono “smart. E il loro fatturato aumenta del 15%. Un’ulteriore indagine della Camera di commercio milanese, svolta a maggio su un campione di 200 società , ha rilevato che quasi due terzi delle aziende si classifica come “smart”. Il 20,6% si ritiene tale in maniera “sufficiente”, il 17,6% si dà un voto di 7/10 e il 23,5% alza l’asticella a una valutazione di 8/10. La differenza si fa sentire, anche in termini di fatturato: le aziende stimano un vantaggio economico pari al +15% nei ricavi rispetto alle ditte “tradizionali”. I punti deboli? Tra i margini di miglioramento, le imprese intervistate indicano un uso più efficace del web per promozione e vendite (40%), la maggiore frequentazione dei canali social (31%) e l’adozione di strumenti informatici per spingere su commercio e relazioni internazionali. “Forse anche per questo fattore innovativo – conclude Accornero -, negli anni della dura crisi che imperversa dal 2009 a oggi, le imprese artigiane sono cresciute a Milano del +0,3% e a Monza e Brianza addirittura del +2,5%, contro una media lombarda che segna un -6,3% e addirittura quella nazionale che presenta un -8,8%. L’artigianato più innovativo e che guarda all’estero ha saputo vincere le difficltà e segna una possibile strada verso la ripresa.”