Furlan (Cisl), migranti, paradosso Europa, manovra, bene i 7 mld sulla previdenza

Milano – Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, oggi al consiglio generale della Cisl Milano Metropoli, parla dell’inadeguatezza dell’Europa a tutto tondo e fa riferimento all’episodio di Gorino contro i migranti: “Non credo il respingimento sia nell’animo degli italiani perché noi per primi siamo un popolo di migranti per tanti anni, i nostri avi hanno vissuto cosa significa andare a vivere in un paese straniero. Le donne e bambini che sono stati rifiutati fuggivano da guerra, fame e morte. Va recuperato lo spirito di solidarietà e accoglienza degli italiani. In questi anni siamo stati un bell’esempio per l’Europa vecchia ed egoista che non sa accettare i migranti che vengono alla ricerca di una vita migliore, o spesso per poterla continuare semplicemente”. “Sarebbe incredibile che l’Europa assente sui migranti non accogliesse le richieste dell’Italia che vive quotidianamente l’accoglienza – dice la sindacalista – .Già c’è stato un primo contraccolpo forte con la Brexit. Se continua a non ascoltare il bisogno di lavoro e di futuro per i Paesi europei l’Europa muore da sola. Nella Ue c’è uno scollamento forte tra uomini e le istituzioni l’Europa del rigore non risponde al bisogno di futuro dei cittadini. Il governo italiano fa bene a chiedere di rivedere lo statuto economico europeo. Il fiscal compact è una palla al piede per la crescita e lo sviluppo dell’Italia e degli altri paesi. Sarebbe assurdo che l’Europa continuasse nel rigorismo fino a se stesso che mette in ginocchio l’economia reale”. Sulla manovra “Posso dire che mi fa piacere che i 7 miliardi di sostegno alla previdenza ci siano, sono in rispetto dei patti che il governo aveva preso con i sindacati. Vediamo che conferma ci sarà per i finanziamenti per la produttività e la detassazione sulla contrattazione di secondo livello. Un’altra cosa fondamentale è l’agevolazione fiscale per l’impresa che non guarda alla finanza ma investe in innovazione”.