Criminalità: le mani della ‘ndrangheta su Expo e ipermercato di Arese

Milano – La procura di Reggio Calabria sta portando a termine l’operazione, denominata “Rent”. coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, su un’organizzazione criminale calabrese che avrebbe partecipato alla spartizione degli appalti e dei subappalti per la realizzazione di opere importanti. Come le infrastrutture di base di Expo 2015, i padiglioni di Cina ed Ecuador ma anche il padiglione Italia, l’ipermercato di Arese e il consorzio di Bereguardo (Pv). Sono stati sequestrati beni mobili, immobili e societari per circa 15 milioni di euro, riconducibili ad alcuni imprenditori del nord Italia, ritenuti contigui alle cosche di `ndrangheta Aquino-Coluccio e Piromalli-Bellocco. L’operazione vede i finanzieri impegnati in Lombardia, a Milano, Bergamo, Brescia e Mantova; i reati ipotizzati sono associazione di tipo mafioso, riciclaggio, estorsione, induzione alla prostituzione, detenzione illecita di armi da fuoco, con l’aggravante del metodo mafioso.