Inquinamento: superato 35esimo giorno di smog a Milano

Milano – Da ieri Milano ha esaurito la ‘franchigia’ sullo smog, ovvero il numero di giorni in cui, secondo la direttiva europea, si ritiene tollerabile lo sforamento della soglia di inquinamento di 50 microgrammi/mc di PM10. Un limite discutibile, perché il valore di 50 mcg/mc è molto elevato rispetto a livelli di inquinamento compatibili con la salubrità e la sicurezza dell’aria che respiriamo: tollerarne lo sforamento per ben 35 giorni all’anno significa accettare i danni sanitari che una simile esposizione comporta per milioni di cittadini. “I dati ci dicono che le misure fin qui attuate sono efficaci, ma insufficienti a restituire ai milanesi e lombardi un’aria salubre – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – per questo è necessaria una nuova serie di interventi, non solo per gestire le emergenze, ma per migliorare in modo strutturale e permanente la qualità dell’aria, a partire dall’attuazione del blocco dei diesel Euro3, dal bando delle caldaie a gasolio nell’area critica, dalla riduzione della motorizzazione privata e del traffico nei capoluoghi di provincia, da perseguire con politiche di tariffazione e di contrasto della sosta in area urbana, oltre che di potenziamento del trasporto pubblico e della ciclabilità”. L’unica consolazione deriva dal fatto che la situazione è sensibilmente migliorata rispetto al passato: nel primo decennio del secolo, infatti, quella data veniva raggiunta immancabilmente nel mese di febbraio, come dire che nei primi due mesi dell’anno i giorni di aria inquinata oltre i limiti erano molto più numerosi di quelli con aria respirabile. È pur vero, però, che questo risultato, come avvenuto già nel 2014, è molto più associabile all’imprevedibile turbolenza del clima che ad un effettivo miglioramento delle emissioni.