Agriturismo: Lombardia, 1600 aziende e 5000 addetti

Milano – Raddoppiati in dieci anni e puntano a quota 1.600 nel 2016, per un settore che fra titolari, famigliari e dipendenti offre lavoro a circa 5 mila persone. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Lombardia sulla base degli ultimi dati Istat sugli agriturismi lombardi. Tra il 2014 e il 2015 sono cresciuti dell’1,5% passando da 1.565 a 1.588 e – stima Coldiretti Lombardia – entro la fine di quest’anno ci sarà un ulteriore incremento di circa l’1%. “La crescita costante di queste realtà – spiega Alessandra Morandi, Presidente di Terranostra Lombardia – testimonia la vitalità del settore e la sua capacità di soddisfare la richiesta di natura, territorio e tradizione enogastronomica sempre più diffusa tra i visitatori italiani e stranieri”. Secondo una rilevazione di Coldiretti Lombardia tra gli operatori del settore, l’utente medio dei servizi agrituristici ha tra i 35 e i 45 anni, in 8 casi su 10 si tratta di famiglie mentre il restante 20% sono coppie. Tra le realtà che offrono alloggio la permanenza media è di due notti. Gli stranieri (in particolare tedeschi, olandesi e danesi) rappresentano circa il 40% delle presenze negli agriturismi dei laghi lombardi e dell’arco alpino. Sul totale delle realtà presenti in Lombardia – spiega ancora Coldiretti regionale – quasi il 70% offre servizi di ristorazione, mentre in più della metà delle strutture è possibile anche alloggiare. A livello italiano la Lombardia è la terza regione per numero di strutture, dopo Toscana (4.391) e il Trentino Alto Adige (3.550). I due terzi degli agriturismi lombardi sono guidati da uomini, anche se esiste un’importante quota rosa di quasi 600 realtà. A livello regionale (dati 2015) le province più agrituristiche sono Brescia con 336 strutture, Mantova con 236, Pavia con 225. A seguire Bergamo con 154, Como con 133, Sondrio con 119, Milano con 110, Lecco con 79, Cremona con 77, Varese con 73, Lodi con 32, Monza Brianza con 14.