Edili: Ape agevolata, Fillea-Cgil si mobilita per tutelare lavoratori

Roma – Forte ed estesa è la mobilitazione del settore in favore dell’Ape agevolata per gli operai edili. Operai che a 60 anni non ce la fanno più a stare sulle impalcature, rischiando costantemente la salute e la vita, come dimostrano i terribili dati diffusi nei giorni scorsi dai sindacati, secondo i quali nel settore i morti sul lavoro over 60 sono più che raddoppiati rispetto al 2015. Tantissime le prese di posizione: i lavoratori Italcementi di Colleferro (Roma) chiedono “garanzie e il riconoscimento giusto ed equo dell’assegno di pensione” per lavoratori che svolgono mansioni faticose; dalla Sardegna sottolineano che “estendere l’Ape rappresenterebbe un atto di giustizia a garanzia del diritto alla pensione di quasi 5 mila edili sardi”; dal Veneto reclamano di “togliere i lavoratori edili più anziani dalle impalcature e aprire a nuove assunzioni di giovani”. Dalla Basilicata, fine, i sindacati edili rimarcano che “l’intesa tra governo e sindacati deve correggere le brutture introdotte dalla legge Fornero: occorre quindi estendere l’Ape agevolata per dare risposte adeguate ai bisogni dei lavoratori discontinui residenti nel Mezzogiorno”. Forte mobilitazione della Fillea Cgil anche in Veneto. Il segretario generale della Fillea, Alessandro Genovesi, a proposito di tutti quei lavoratori edili che rischiano di essere esclusi dalla riforma del governo. “L’Ape agevolata si rivolga esplicitamente agli operai edili, il cui lavoro è sicuramente pesante e rischioso, permettendo di accedere alla pensione in anticipo a tutti quegli operai con pensioni inferiori ai 1.300-1.400 euro netti”, ha detto Genovesi, parlando delle pensioni in vista del nuovo incontro tra governo e sindacati che si terrà oggi a Roma. “Solo in questo caso si darà una risposta concreta alle migliaia di operai con più di 60 anni che ancora stanno sulle impalcature e si potrà creare nuova occupazione, realizzando quel cambio generazionale di cui il settore ha bisogno”.