Energia: Lombardia, biometano occasione di sviluppo

Milano – “Il biometano e’ senza dubbio una fonte energetica rinnovabile innovativa, e come tale necessita di un sostegno sia da un punto di vista normativo, che economico, cosi’ come e’ avvenuto in passato per tante fonti energetiche rinnovabili che sono state sostenute non solo a livello nazionale, ma anche comunitario”. Cosi’ l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Terzi intervenendo al workshop “Biometano. Il punto su regole, filiera, barriere”, oggi a Palazzo Lombardia. “Un primo tassello – ricorda Terzi – e’ stato posto dal Ministero dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministeri dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare e delle Politiche agricole e forestali, con l’emanazione del decreto 5 dicembre 2013, da allora di fatto e’ partito il lavoro di Regione Lombardia che con i suoi 300 impianti, e’ la regione italiana che concentra il maggior numero di impianti su un unico territorio”. Il decreto ministeriale riconosce l’incentivazione alla produzione di biometano da impianti nuovi oppure da impianti di produzione di biogas riconvertiti alla produzione di biometano. “Partendo da questo quadro – sottolinea Terzi – Regione Lombardia ha avviato nel 2015 un Tavolo che valutasse in quali condizioni fosse economicamente sostenibile la produzione di biometano, considerato che la Lombardia conta circa 300 impianti di produzione di biogas, quindi un territorio con grandi potenzialita’ di biometano”. “L’importanza di questo lavoro – aggiunge – risiede nel fatto che la composizione del Tavolo ha compreso tutti gli stakeholder impegnati direttamente nella promozione di questa fonte energetica o nello sviluppo delle rinnovabili piu’ in generale”.