Milano – Nella manovra di fine anno dovrebbe esserci il “bonus hotel” che è stato annunciato anche ieri dallo stesso Matteo Renzi a Bari: “All’albergatore che interviene spendendo sull’azienda saremo in grado di dare uno sconto fiscale”. Ma il bonus, in realtà, c’è già dal 2014, con uno stanziamento di 220 milioni di euro in tre anni. Ma non ha dato i risultati sperati perché non garantiva il rimborso. Infatti, fino ad oggi lo sconto fiscale del 30% di quanto speso (fino a un massimo di 200 mila euro) veniva assegnato con il meccanismo del click day: una domanda da un sito internet e una graduatoria che premia chi si prenota prima. Una specie di lotteria: chi aveva fatto dei lavori non aveva la certezza del bonus perché le risorse erano limitate. La misura che potrebbe entrare nel decreto di fine anno dovrebbe prevedere la certezza del bonus per chi ha investito, come avviene già adesso per le ristrutturazioni delle case private.
