Lavoro: stress e rischio, convegno Cgil-Cisl-Uil (2)

Sesto S. Giovanni (Mi) – Durante il convegno dedicato allo “Stress da lavoro correlato” è apparso evidente che la cosa che conta di più è l’esperienza di chi vive in azienda. Il presidente Inail Lombardia, Antonio Traficante, nel ricordare il ruolo dell’istituto nella prevenzione, ha evidenziato anche le criticità del metodo Inail, che però è stato utile a fornire strumenti di ricerca e di intervento cui hanno concorso tutti i soggetti coinvolti, Rls compresi, il cui coinvolgimento deve essere alla base della valutazione del rischio, come ha chiarito il documento regionale. I nostri dati ci dicono, ha aggiunto, che le aziende che hanno adottato modelli organizzativi che tengono conto dello stress lavoro correlato, hanno tratto senz’altro giovamento nell’organizzazione del lavoro e in termini di benessere per i lavoratori, ma anche sul piano delle ricadute economiche. Concludendo i lavori Massimo Balzarini della segreteria della Cgil Lombardia ha ricordato che si sta facendo un percorso, valorizzando un lavoro congiunto che deve essere sostenuto anche a livello territoriale, attraverso la formazione che è decisiva. Il rischio stress lavoro correlato è questione complessa e si sono dovute aspettare le linee guida europee prima e l’accordo del 2010 poi, che hanno definito l’obbligo alla valutazione. Siamo però ancora a dover discutere del coinvolgimento dei Rls: facciamolo in fretta, cambiamo paradigma. Oggi ci sono ulteriori fattori che complicano le cose; sull’invecchiamento della popolazione ha sottolineato che bisognerebbe facilitare l’uscita delle persone tenendo però conto del bagaglio di competenze di cui sono portatrici e che rischia di andare disperso. Valorizzare poi le capacità e le competenze delle donne, considerando che la valutazione dei rischi è spesso calibrata sugli uomini. Si sono modificati tempi e modi di lavoro, coi cellulari lo spazio si estende, si è sempre in connessione, bisogna approfondire questioni come queste. Qual è il legame tra stress lavoro correlato e violenza di genere, si è poi chiesto Massimo Balzarini. L’Inail ci sta lavorando, dovremo farlo anche come parti sociali. Chiedendosi infine a che punto siamo con la valutazione dei rischi, ha ricordato che lo stress lavoro correlato è solo un punto di partenza, ma apre uno spaccato su tante questioni ad esso legate. Cosa fare? Non siamo all’anno zero, dobbiamo partire dalle indagini fatte, le linee guida che escono oggi vanno fatte vivere nei luoghi di lavoro, magari facendo formazione congiunta anche con le parti datoriali.