Impresa: la Lombardia pesa il 27% sull’export

Milano – Per le imprese milanesi e lombarde, cresce lo sforzo sui mercati esteri. Un impegno che li ha portati a far crescere gli affari con il mondo del 5-10% negli ultimi cinque anni. Il punto di forza è la qualità del prodotto per otto su dieci. Hanno relazioni commerciali con più di dieci Paesi, ma due su tre vorrebbero ancora ampliare il business estero, soprattutto l’export. Principali mercati sono l’Unione Europea, ma anche Stati Uniti, Medio Oriente, Russia e paesi dell’est. Su questi stessi vorrebbero aumentare gli ordini. Si tratta di prodotti finiti nella metà dei casi, ma c’è un 20% circa di prodotti tecnologici e un 10% circa di consulenze. Scarsa dimensione aziendale, conoscenza limitata dei mercati e costi di accesso elevati sono i principali ostacoli. Usano il loro ufficio in Italia per gestire l’internazionalizzazione. Un terzo ha dovuto modificare il prodotto pur di fare affari con l’estero. Si danno un voto tra il 7 e l’8 per la loro capacità di affrontare i mercati esteri. Quasi il 40% dipende dai mercati esteri per oltre il 50% del business. Emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano e Promos, la sua azienda speciale per l’internazionalizzazione su 114 imprese milanesi e lombarde che operano sui mercati esteri a luglio 2016. Nel corso del 2015 Promos ha erogato circa 9400 servizi alle imprese contribuendo a favorire il loro processo di internazionalizzazione in mercati di tutto il mondo, attraverso: partecipazione a fiere, missioni imprenditoriali, corsi di formazione, attività di incoming, b2b e assistenza specialistica. La Lombardia pesa il 27% sull’export italiano, 111 miliardi su 414 e il 31% sull’import, 115 miliardi su 369. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati Istat Coeweb per l’anno 2015. Cresce l’import lombardo del 4,6% in un anno e l’export dell’1,5%.