Turismo: una “guida” per visitare Milano (1)

Milano – Ecco l’identikit dei visitatori a Milano “con guida”. Sono soprattutto i Milanesi che vogliono approfondire la conoscenza della propria città, in egual misura con quelli che provengono da Lombardia e altre parti d’Italia (59% delle risposte). Vengono poi gli Statunitensi (33%). Sono gli stessi gruppi di visitatori che secondo le guide crescono di più negli ultimi anni: Milanesi, Italiani, Francesi e Americani. Battono gli Arabi (12%), i Russi (8%) e i Cinesi (6,6%). Alla ricerca di un maggiore approfondimento, ma anche di nuove conoscenze sono soprattutto i singoli ad aggregarsi a gruppi guidati (per il 60,5%), seguiti dai gruppi turistici (55%) e al terzo posto le famiglie (51%). I turisti visitano Milano come tappa di un tour dell’Italia (58%), ma anche europeo (39,5%) e lo fanno prevalentemente per cultura (39,5%). Oltre ai gruppi classici, composti mediamente da 20-25 persone, le visite guidate vengono effettuate anche per gruppetti e singoli clienti. Emerge dalle indicazioni delle guide turistiche in un’indagine della Camera di commercio di Milano e dell’Associazione GITEC – Guide Italiane Turismo e Cultura – Confcommercio Milano. Turisti a Milano: voglia di approfondire gli itinerari turistici classici o di provarne di nuovi e inconsueti? Da inizio 2016 sono sempre di più le persone che si rivolgono a una guida turistica professionista per arricchire il proprio tour: lo sostiene quasi il 50% degli operatori interpellati. Per un turista straniero la guida è prima di tutto un facilitatore nella scoperta del luogo, per un visitatore italiano o locale è un esperto di storia, arte, archeologia. Ma quali sono i loro gusti? Della Milano artistico-culturale gli stranieri vogliono visitare soprattutto i luoghi classici: Duomo e Cenacolo, poi Galleria Vittorio Emanuele, Castello Sforzesco, il Teatro alla Scala, ma c’è sempre più richiesta per San Maurizio e per itinerari insoliti, non rientranti nel classico tour. Apprezzamento anche per la Milano della moda e delle vie dello shopping (per il 74% degli operatori), per gli spettacoli della Scala (41%), per le mostre in programma (35,5%), per il rito dell’aperitivo (33%) e per i ristoranti (30%). I Milanesi, invece, chiedono luoghi nuovi o inconsueti, come le architetture contemporanee, i palazzi storici, le chiese meno note, i siti archeologici nascosti. Dopo Expo 2015 per i visitatori l’immagine di Milano è migliorata molto (68%): in particolare, hanno scoperto una città culturalmente più ricca e dinamica. Le cosa da migliorare secondo i visitatori? Le toilette più diffuse (per il 46%), i biglietti unici per più monumenti e meno costosi (43%), gli orari di apertura dei monumenti (39,5%) e i servizi di prenotazione (37%). Per le guide turistiche che operano a Milano l’offerta artistico-culturale della città oggi merita un 8.