Pavia: sviluppo, lettera aperta di Confindustria e sindacati

Pavia – Il presidente di Confindustria Pavia, Alberto Cazzani, insieme ai segretari generali di Cgil Renato Losio, Cisl Elena Maga, e Uil Carlo Barbieri,di Pavia, hanno inviato alle istituzioni nazionali e territoriali – compreso il governatore lombardo Maroni – per aprire un tavolo permanente sull’economia della Provincia pavese. Eccone alcuni brani: “Il sistema industriale della provincia di Pavia ha sofferto più di ogni altro territorio in Lombardia i colpi della crisi. Dagli inizi del 2010, si è aperta una profonda divaricazione tra l’andamento congiunturale dell’industria lombarda e di quella pavese: fatto 100 il 2005, l’indice della produzione lombarda è a 99 punti al primo semestre 2016, quello pavese è ancora a 92,08, ben 7 punti in meno”. “Questa provincia ha indubbi punti di forza nell’economia agraria e nel terziario di qualità, segnatamente nell’università e nell’offerta sanitaria ma lo sviluppo di questi settori non ha consentito di compensare l’indebolimento dell’industria”. Già nel 2014 era stato siglato il Patto per una politica industriale locale e per un territorio attrattivo, per favorire un gioco di squadra e una positiva collaborazione tra istituzioni pubbliche e forze sociali. Tanti i problemi aperti. “Le infrastrutture e, in particolare, quelle su cui c’è una condivisione totale: Ponte della Becca, Vigevano Malpensa, linea ferroviaria Milano Mortara – L’innovazione e il trasferimento di conoscenze: il rapporto con l’Università è strategico; ci sono considerevoli e incoraggianti passi in avanti nel rapporto col sistema produttivo, che costituiscono condizioni favorevoli per elaborare un progetto pilota, che si proponga come benchmark a livello nazionale, su un tema su cui il nostro Paese è drammaticamente indietro rispetto alle principali esperienze internazionali. – Il recupero delle aree dismesse e la valorizzazione del patrimonio architettonico storico; – Il miglior utilizzo di tutte le opportunità di politica industriale, ad esempio gli interventi per le “aree industriali non complesse” previsti dal Mise, che comprendono i sistemi locali del lavoro di Stradella e Sannazzaro e che dovranno essere attivati dalla Regione. Nell’esclusivo interesse dello sviluppo economico del territorio, vi offriamo pertanto la nostra disponibilità a farci promotori di un tavolo per la competitività della provincia di Pavia, che consenta un costruttivo confronto e l’individuazione di concrete iniziative di collaborazione”.