Lavoro: vertenza Il Gigante, sindacati pronti a riprendere il dialogo

Milano – Con una nota Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil Milano stigmatizzano il fallimento della trattativa col Gruppo Il Gigante. “In questi mesi di faticose trattative con l’azienda è apparso chiaro che l’unico vero obiettivo era la cancellazione di oltre 40 anni di accordi aziendali (80 euro di premio mensile fisso, i ticket, i permessi per visite mediche, l’integrazione malattia, le maggiorazioni per lavoro domenicale e festivo, il calendario ferie, la pausa giornaliera e l’anticipazione Tfr). A nulla sono valse le nostre proposte per ridurre i costi che il Gigante sostiene di avere rispetto alle società concorrenti. Addirittura l’azienda dichiara l’esistenza di esubero di personale e velatamente minaccia l’apertura di procedure di mobilità se le lavoratrici e i lavoratori dovessero protestare troppo. Nei punti vendita del Gigante non ci sono esuberi ma carenze, tanti dipendenti della Società Rialto (divisione ipermercati della capogruppo) vengono smistati e utilizzati nei supermercati Il Gigante perché senza il loro contributo difficilmente si potrebbe mantenere una qualità del servizio accettabile; che gli esuberi siano un pretesto lo si può facilmente verificare dal bilancio in pareggio del Gruppo Il Gigante. Eravamo e siamo ancora disponibili a un confronto che sia improntato alla pari dignità delle parti, quindi smettiamola con la storia che le organizzazioni sindacali non sono state disponibili, non sono state disponibili a rottamare oltre 40 anni di contrattazione aziendale, a differenza del Gigante che, considerando troppo oneroso il Contratto Nazionale rinnovato nel 2015, ha cancellato quanto di migliorativo si era introdotto a livello aziendale dal 1974 a ora. Il Gigante dimostri, non a parole, di volere un accordo vero e dignitoso che soddisfi le reciproche esigenze delle parti”, conclude la nota sindacale.