Innovazione: il Progetto di legge “Lombardia è Ricerca”

Milano – Crescita del capitale umano; competitivita’ del sistema economico produttivo; benessere sociale e qualita’ dei servizi erogati sia ai cittadini che alle imprese. Questi, in sintesi, gli obiettivi del progetto di Legge ‘Lombardia e’ Ricerca’ approvato oggi dalla Giunta regionale e illustrato dall’assessore all’Universita’, Ricerca ed Open Innovation, Luca Del Gobbo. La Legge ‘Del Gobbo’ ha una dotazione economica di 700 milioni di euro l’anno per tre anni. Il 3 per cento del bilancio regionale lombardo dedicato alla Ricerca e alla Innovazione. Una percentuale comparabile con quella delle societa’ nazionali che si considerano avanzate. “Il Pdl rappresenta la prima risposta di una Regione al tentativo di creare vera e propria governance in tema di ricerca e innovazione. Accettiamo la sfida che l’Italia deve investire in ricerca a innovazione se si vuole uscire dalla crisi e ripartire”. Gli strumenti indicati dal progetto di Legge ‘Lombardia e’ Ricerca’ sono composti da: Agevolazioni fiscali a imprese che investono in ricerca, anche nell’area post Expo; accordi per la Ricerca ed Innovazione tra Pubblica amministrazione e reti formate da imprese e centri di ricerca e Universita’ (40 milioni di euro fino al 2020); percorsi di formazione e ricerca in impresa realizzati in accordo con le Universita’ per il trasferimento tecnologico (1,3 milioni nel 2016) a cui si aggiungono altri interventi per la valorizzazione del capitale umano impegnato nella ricerca (1,8 milioni nel 2016); appalti pre-commerciali: acquisto di soluzioni innovative per la pubblica amministrazione (3 milioni nel triennio 206/2018); agenzia regionale per la Ricerca e Innovazione (Ari) per valutare, informare e favorire il trasferimento tecnologico (500.000 euro/anno); giornata della ricerca: premi ai migliori ricercatori ed alle
imprese innovative (1,6 milioni di euro per il 2016); progetti sperimentali: per valorizzare gli esiti di Ricerca e Innovazione, in particolare i trasferimenti tecnologici (5 milioni di euro fino al 2020); infrastrutture digitali per migliorare l’accesso alle tecnologie sia per l’informazione che per la comunicazione (20 milioni di euro fino al 2020).