Roma – All’indomani del grave incidente avvenuto in Puglia resta alta l’attenzione sul trasporto ferroviario nel nostro Paese. Da sempre denunciamo uno stato della rete scadente ed arretrato, soprattutto al Sud. Ma, ancora prima della qualità del trasporto, bisogna necessariamente guardare all’aspetto fondamentale della sicurezza. È ora di superare la situazione attuale che vede, nei fatti, un’Italia a tre velocità. È ancora questo il quadro che emerge dall’aggiornamento del monitoraggio effettuato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori sulla velocità di percorrenza delle principali tratte ferroviarie italiane. Il primato della tratta più lenta (tra quelle monitorate) spetta alla Roma – Pescara. Era già la più lenta, ma ora lo è diventata ancora di più: la velocità media è passata da di 61,8 a 60,38 km/h, poco al di sopra del limite di velocità consentita nei centri urbani. Al secondo posto si classifica il “viaggio della speranza” Taranto – Reggio Calabria: ben 7 ore e 5 minuti per percorrere 473 km. Il dato che si conferma, purtroppo, è lo stato di arretratezza del trasporto ferroviario al Centro – Sud e l’enorme divario tra Nord e Sud, relativamente sia ai tempi di percorrenza che alle condizioni delle vetture. Urge un intervento del Governo, di Trenitalia e degli enti locali per dotare il nostro Paese di un trasporto ferroviario degno di questo nome. Un’operazione non solo necessaria, ma che rappresenta anche una grande opportunità di sviluppo e di rilancio economico ed occupazionale, nonché un’occasione per dare un nuovo impulso al turismo nel nostro Paese, facilitando l’accesso alle splendide località ed al patrimonio culturale di cui è ricco il Centro-Sud.