Camusso (Cgil): riforme, sbagliato pronostico Confindustria su Pil sotto del 4%

Roma – Nel corso del confronto di ieri, mentre il presidente di Confindustria ha difeso la posizione assunta della sua organizzazione a favore del sì al referendum sulle riforme costituzionali (perché gli obiettivi principali sono la governabilità e la stabilità del Paese), il segretario generale della Cgil Susanna Camusso ha detto invece di aver “trovato brutte e sbagliate le slide di Confindustria che pronosticava un meno 4% del prodotto interno lordo, è il peggior vecchiume; il paese credo non ne abbia assolutamente bisogno”. La Cgil ha invece votato un documento sulle ragioni del no. Forse, quando si assumono queste posizioni, bisognerebbe dunque pensarci bene, ha commentato Camusso rivolgendosi a Boccia. “Noi siamo gelosi di una nostra autonomia – ha detto il segretario generale – ma quello che è certo è che la stabilità non è una variabile indipendente. Si può essere stabili senza però risolvere i problemi del Paese. L’esempio è la finta sulle Province. Oggi non sappiamo ancora chi dovrà assumere le funzioni, si moltiplicano solo le inefficienze. Anche sul bicameralismo si dovrebbe avere chiara una scelta. Con le riforme non è vero che la sera delle elezioni sapremo davvero chi le ha vinte. Si tratta dunque di superare gli slogan e cominciare ad affrontare sul serio il problema del funzionamento delle istituzioni. ..Solo slogan. “Per noi – ha ribadito Camusso – è necessario a questo punto discutere del merito per dare gli strumenti necessari a votare. E ora emerge anche una confusione sul quando e come si voterà..”