Brexit: parlano Vago, Università e Ribolla, Confindustria

Milano – Anche le istituzioni presenti al tavolo hanno sottoscritto pienamente le posizioni evidenziate dal presidente Roberto Maroni, affinche’ si arrivi a una ‘regia unica’ per fare della Lombardia una nuova capitale europea negli ambiti della ricerca e dell’attrattivita’ economica. “Ho portato la posizione del mondo della ricerca che credo rappresenti punto di forza importante per le proposte avanzate – ha detto Gianluca Vago, rettore dell’Universita’ degli Studi di Milano -, in particolare per la proposta di trasferimento dell’agenzia per i medicinali nella sede di Expo. Nel mondo della ricerca europea, subito dopo il referendum, si e’ avviato un dibattito molto importante, che ha tenuto conto della preoccupazione del sistema universitario britannico di restare escluso dal sistema della ricerca e dai processi di integrazione. Ci aspettiamo, da un lato, di poter sfruttare questa occasione per rafforzare ancora di piu’ la capacita’ di attrazione del nostro sistema, sia per i ricercatori italiani che si sono trasferiti nel Regno Unito sia per i giovani ai quali occorre destinare centri di aggregazione per evitare la fuga in uscita dal nostro Paese”. “E’ indispensabile, infine, che ai tavoli di negoziato europeo ci si presenti con una voce sola. E’ un passaggio decisivo per avere potere negoziale e far valere la nostra offerta”. “Credo che i lombardi abbiano le caratteristiche per approfittare di questo momento, facendo squadra definitivamente, come indicato dal presidente Maroni – ha sottolineato Alberto Ribolla, presidente Confindustria Lombardia -. La Lombardia puo’ ambire ad avere un ruolo ancora piu’ importante di quello che riveste oggi dal punto di vista economico. Siamo bravi a fare manifattura, il nostro vero punto di forza. Milano e la Lombardia restano i luoghi piu’ attrattivi per mille ragioni, in questo momento abbiamo vantaggi in termini di costi e di capitale umano eccellente, grazie anche alle universita’ e ai centri di eccellenza. Dobbiamo rendere Milano e la Lombardia interessanti non solo per i turisti, ma anche perche’ qui arrivino i grandi cervelli”.