Brexit: Buogiardino (Confcommercio), serve intesa pubblico-privato

Milano – “L’Agenzia del Farmaco – spiega Simonpaolo Buongiardino, presente al Tavolo Brexit in Regione in rappresentanza di Confcommercio Milano e Lombardia – muove ogni anno 64mila persone: pensiamo – sottolinea Buongiardino – alle ricadute sull’indotto: alberghi, ristorazione, commercio, intrattenimento, ma anche il mercato immobiliare. Va inoltre evidenziato come il polo farmaceutico e della chimica rappresenti un asset strategico: in Lombardia sono attive più di 1.100 imprese del commercio di prodotti chimici (ben un terzo del totale italiano) e oltre 1.300 imprese del commercio di prodotti farmaceutici. Il settore della commercializzazione delle sostanze attive utilizzate per la fabbricazione dei prodotti medicinali finiti – rappresentato da AssICC, la nostra Associazione del commercio chimico che ha sede presso la Confcommercio milanese –– svolge un compito di elevatissima specializzazione. Abbiamo, insomma, anche in questo campo, le carte in regola per accogliere l’Agenzia del Farmaco”. L’area del Sito Expo si candida ad essere il primo luogo fisico di elezione per questo progetto: “Un luogo – conclude Buongiardino – dove si possono sperimentare ricerca e innovazione; un luogo idoneo anche per riposizionare imprese già esistenti sul nostro territorio e che intendono rientrare dall’estero”. “Brexit per Milano, per la Lombardia, costituisce un’occasione importante. Ribadiamo con forza quanto il presidente Carlo Sangalli ha espresso alla nostra recente assemblea pubblica con il governatore della Lombardia Roberto Maroni e il sindaco di Milano Giuseppe Sala: sono senz’altro condivisibili le proposte di attrarre a Milano l’Agenzia Europea del Farmaco e l’Autorità Bancaria Europea. Rilanciamo, inoltre, l’idea della No Tax Area. Ma occorre un gioco squadra pubblico-privato come per Expo. Assieme alle Istituzioni – Regione, Comune, Camera di Commercio – per dar voce a tutte le imprese. Servono agevolazioni fiscali e contributive, una burocrazia snella, migliori infrastrutture immateriali. Condizioni speciali che, però, devono essere assicurate anche alle pmi del terziario e dei servizi avanzati pronte a investire”.