Milano – Dopo quelli del 30 maggio e del 15 giugno, Fp Cgil, Cisl Reti e Trasporti, Uil Trasporti e Fiadel, hanno proclamato altre due giornate di sciopero per conquistare il rinnovo dei contratti del comparto dell’igiene ambientale. Le trattative, infatti – si legge in una nota sindacale – non hanno sinora portato a risultati concreti né con l’associazione che rappresenta le aziende private (Fise) né con quella delle municipalizzate (Federambiente-Utilitalia). Quella in atto è una vertenza contrattuale straordinaria: lavoratrici e lavoratori stanno lottando non per qualche euro di aumento, pure importanti, ma per difendere i propri posti di lavoro. La nostra richiesta principale, infatti, sulla quale non facciamo e non faremo passi indietro, è la non applicazione delle normative del Jobs Act all’articolo 6 del CCNL, che regola il passaggio di personale in caso di cambio di appalto. Chiediamo che, in questi casi, frequentissimi nel comparto, i lavoratori continuino ad essere assunti dalla nuova azienda con il vecchio contratto a tempo indeterminato, non con quello cosiddetto “a tutele crescenti”, anticamera ai licenziamenti. Questa richiesta, in un comparto che vive sui cambi di appalto, è una questione di civiltà, di dignità del lavoro e, quindi, anche di qualità dei servizi. Insieme a ciò, chiediamo alle aziende di potere contrattare sui carichi di lavoro, sulla tutela della salute e della sicurezza. Chiediamo di mantenere i nostri diritti sindacali, perché questo comparto continui a essere regolato da rapporti democratici e trasparenti tra lavoratori e datori di lavoro. Lunedì 11 luglio manifestazione a Monza, davanti al Comune dalle 9 alle 12. Chiediamo al sindaco e presidente Anci Lombardia, Roberto Scanagatti di ricevere una delegazione di lavoratori. Martedì 12 a Milano, manifestazione a palazzo Marino.