Lombardia: Regione, nasce l’albo dei lobbisti

Milano – Via libera all’istituzione dell’albo regionale dei lobbisti, che riconosce la figura dei portatori di interesse ma vieta loro di proporre regali o benefici che non siano meramente simbolici, condanna le pressioni indebite, impone il dovere della trasparenza nei rapporti con i rappresentanti dell’istituzione e dell’amministrazione regionale.  La proposta è stata approvata oggi con il solo voto contrario del M5Stelle (a favore Lega Nord, Lista Maroni, Forza Italia, NCD-Lombardia Popolare, PD e Patto Civico) in Commissione Affari istituzionali, presieduta da Carlo Malvezzi. Chi vorrà iscriversi all’albo per poter esercitare l’attività di lobbista nella sede del Consiglio regionale, dovrà fornire le sue generalità, i dati dell’ente del quale rappresenta gli interessi, i potenziali destinatari delle sue proposte. Dovrà essere maggiorenne, non aver riportato condanne passate in giudicato e non essere stato dichiarato fallito. Su proposta del relatore Malvezzi, i rappresentanti delle organizzazioni economiche e sociali più rappresentative e degli enti di categoria regionale, previa comunicazione dell’ente di rappresentanza, saranno direttamente accreditati e inseriti nell’apposito elenco. Le nuove norme prevedono una serie di paletti per le organizzazioni, gli enti, le società, le associazioni, fondazioni e comitati che svolgono l’attività di rappresentanza di interessi. Ma anche per i cosiddetti decisori pubblici, ovvero assessori della Giunta regionale, sottosegretari, consiglieri regionali, dirigenti e amministratori degli enti regionali. I decisori pubblici acquisiranno proposte e suggerimenti e trasmetteranno alla Giunta e al Consiglio una volta l’anno una relazione sulle attività istituzionali svolte, indicando incontri e contatti. Anche i lobbisti accreditati avranno l’obbligo di produrre annualmente una relazione di rappresentanza illustrando l’attività posta in essere e l’elenco delle istituzioni nei confronti dei quali è stata svolta. Un regolamento che dovrà essere approvato dalla Giunta regionale entro un anno dalla pubblicazione della legge, stabilirà obblighi e doveri per entrambe le parti. La sua violazione comporterà l’applicazione delle sanzioni che saranno individuate e contenute nello stesso regolamento. Il provvedimento andrà in Consiglio regionale per la sua approvazione definitiva nella seduta di martedì 12 luglio.