Monza – 1 imprenditore su 3, se rinascesse, farebbe ancora l’imprenditore e lo farebbe all’estero. Sono molte, infatti, le imprese che commerciano e fanno business con Paesi difficili, a volte pericolosi. Secondo una stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, si tratta di circa 35mila imprese italiane che hanno rapporti commerciali con Paesi a rischio viaggi, secondo il Bureau of consular affairs – USA Department of State (travel alert e travel warning). Per gli imprenditori che fanno business nei Paesi pericolosi, come Kurdistan iracheno, Libia, Ucraina, Nigeria, Camera di commercio di Monza e Brianza e Promos si avvalgono anche di scorte armate per garantire la sicurezza degli imprenditori. I dati emergono da una stima su dati Istat Coeweb e dalla indagine “Economia e imprese: quale futuro?” realizzata dalla Camera di commercio di Monza e Brianza. Con il Bangladesh erano in forte crescita gli scambi lombardi nei primi tre mesi del 2016 +13,4% l’import e +6,7% l’export (rispettivamente 54 e 31 milioni). E la Lombardia trainava il Paese con il 17% degli scambi nazionali. Non solo Bangladesh, sono 40 i Paesi segnalati a livello internazionale come rischiosi per la permanenza turistica o per affari. Il business delle imprese lombarde con questi Paesi vale 3,6 miliardi in tre mesi, su 15,5 miliardi dell’interscambio italiano. Guardando ai tre macro-settori economici, i più convinti della loro vocazione imprenditoriale sono gli industriali: il 48,4% si rimetterebbe in proprio, potendo ricominciare, mentre a preferire l’estero sono i commercianti (45,7%). A Milano e a Monza e Brianza percentuali più alte di chi andrebbe all’estero (rispettivamente 37,3% e 35,5%). I dati emergono dalla indagine “Economia e imprese: quale futuro?” realizzata dalla Camera di commercio di Monza e Brianza che ha coinvolto circa 300 imprese lombarde nel mese di maggio 2016. Business rischiosi delle imprese in Lombardia 3,6 miliardi in tre mesi su 15,5 miliardi di interscambio italiano. È di 2,3 miliardi l’export lombardo nel 2016 verso i Paesi a rischio per viaggi, permanenza e turismo e di 1,3 miliardi l’import. Con un calo del -8,4% per l’export e del -9,7% per l’import. L’Italia esporta 8,3 miliardi e importa per 7,1 (-9,1% l’import e – 7,1% l’export). Emerge da un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat Coeweb, sui Paesi a rischio viaggi, secondo il Bureau of consular affairs – USA Department of State (travel alert e travel warning). Bangladesh tra i primi Paesi rischiosi, ma con scambi più alti con la Lombardia nel 2016. Ai primi posti: Turchia (1 miliardo), Arabia Saudita (441 milioni), Israele, Algeria, Messico e Tunisia con circa 300 milioni, Iran e Ucraina con quasi 200, Pakistan e Bangladesh con quasi 100.