Roma – È stata firmata l’ipotesi di accordo del contratto nazionale lapidei e materiali estrattivi industria, che interessa 30 mila addetti e, nei prossimi giorni, passerà al vaglio delle assemblee dei lavoratori. La firma dei sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e di Confindustria Marmomacchine e Anepla è arrivata a meno di tre mesi dalla scadenza del contratto e dopo una trattativa lunga e complessa, che però ha portato risultati molto positivi per i sindacati. L’incremento salariale è pari a 103 euro al livello C, parametro 136, diviso in tre tranches: 30 euro dal 1° giugno scorso, 20 euro dal 1° dicembre 2017 e 53 euro dal 1° gennaio 2019. “Considerando la situazione generale del settore – spiegano in un comunicato le segreterie nazionali – e i diversi andamenti economico-produttivi nelle varie aree geografiche, si tratta di un ottimo accordo. Tra i punti qualificanti dell’intesa c’è sicuramente la sicurezza nei luoghi di lavoro, una risposta doverosa ai numerosi incidenti mortali accaduti negli ultimi mesi. In particolare, si prevede la costituzione di una commissione con l’obiettivo di migliorare norme, protocolli operativi e formazione in materia, e che collabori in stretto contatto con il comitato paritetico nazionale lapideo, l’Inail e le Asl. Prima dell’inizio dell’attività lavorativa, inoltre, sarà obbligatorio seguire un corso di formazione di 16 ore, mentre per i neoassunti sono previste quattro ore ulteriori in aggiunta a quanto previsto dall’accordo Stato-Regioni”