Sanità: Lombardia, sindacati, preintesa per il 2016

Milano – Firmata ieri in Regione Lombardia la preintesa sulle Risorse Aggiuntive Regionali 2016 nel comparto sanità pubblica. Il sistema sanitario lombardo – spiega una nota sindacale – si sta attualmente misurando con il processo di riforma di cui alla legge regionale 23/2015, che svolta dal modello a centralità ospedaliera e avvicina il territorio ai bisogni di cura dei cittadini. Tale processo ha bisogno del pieno coinvolgimento di tutti gli attori del sistema. Da qui la decisione, per l’anno 2016, di legare le Rar a tre macro obiettivi di interesse regionale per le Ats (Agenzie Tutela Salute), Asst (Aziende Socio Sanitarie Territoriali) e le Fondazioni Irccs (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) di diritto pubblico, da raggiungere per questa riforma sanitaria. Eccoli: 1) Avvio del percorso di integrazione tra servizi sanitari, sociosanitari e sociali finalizzati alla presa in carico del paziente cronico e fragile, attraverso la promozione di forme di integrazione operativa e gestionale. 2) Revisione delle procedure dei servizi sanitari, amministrativi e tecnici nell’ottica dell’evoluzione del sistema sociosanitario lombardo, in applicazione della legge 23/2015. 3) Efficientamento operativo e miglioramento qualitativo di aree di attività clinica, scientifica e amministrativa, nonché dei servizi in genere. I progetti dovranno essere predisposti entro settembre 2016, la loro rendicontazione dovrà essere fatta entro febbraio 2017. I macro obiettivi saranno declinati nelle singole aziende insieme alle rappresentanze sindacali aziendali. Previa verifica a livello aziendale del rispetto del cronoprogramma, l’accordo prevede l’erogazione delle Rar con un acconto del 60% entro ottobre 2016, con saldo entro marzo 2017. Spetterà al Nucleo di Valutazione Aziendale la verifica finale del raggiungimento degli obiettivi. Per Manuela Vanoli, segretaria Fp Cgil Lombardia, “Si tratta di un accordo importante, che valorizza il ruolo determinante che ha il personale del Ssr all’interno dei processi di riforma del sistema di welfare lombardo, in un momento estremamente delicato e complesso di avvio della riforma. Proprio il riconoscimento di questo ci ha consentito di ottenere la riconferma degli importi stanziati per il 2015 in un costante trend di riduzione della spesa pubblica. Adesso è necessario che anche il governo faccia la sua parte aprendo i tavoli di rinnovo del contratto nazionale di lavoro”.