Anac: 299 segnalazioni di illeciti nella Pa

Roma – Presentato oggi dall’Autorità nazionale anti corruzione il primo monitoraggio italiano sul “whistleblowing”. Il presidente dell’Autorità, Raffaele Cantone, ha sottolineato come questo lavoro sia “utile perché da un lato mette in rilievo situazioni di criticità mentre dall’altro evidenzia un significativo aumento delle segnalazioni che è anche un segnale positivo all’interno delle amministrazioni”. Il trend delle segnalazioni – stando al rapporto – è cresciuto dalle 16 del 2014 alle 200 del 2015, arrivando fino alle 83 dei primi cinque mesi del 2016. Di queste, sono state archiviate, nel 2014 l’81%, nel 2015 il 33%, nel 2016 il 37%. Il 40%, arriva dal sud Italia e proviene da un dipendente pubblico (nel 2016 il 71%). Nel 2015 e nei primi mesi del 2016 è stata data una rilevanza alta a circa il 30% delle segnalazioni. La gran parte riguarda casi di corruzione e cattiva amministrazione, ma non mancano anche episodi di demansionamento e trasferimenti illegittimi e incarichi illegittimi. Per quanto riguarda i singoli comuni, il rapporto dell’Anac riferisce di aver ricevuto 28 segnalazioni da dipendenti del Campidoglio, 21 da parte di quelli del comune di Palermo, e 13 da Palazzo Marino a Milano. Tra i dipendenti della Pubblica Amministrazione Centrale i più attivi sono quelli dell’Agenzie delle entrate con 156 segnalazioni al 31 dicembre 2015, tra cui presunte dazioni di denaro a dipendenti della stessa agenzia per il rilascio di documnenti.