Lavoro: Fondazione Di Vittorio, fine effetto incentivi (1)

Roma, 17 giugno – Calano in modo rilevante i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato, mentre restano stabili le assunzioni a termine che rappresentano ormai più dei 2/3 dei nuovi rapporti di lavoro, ed è boom di voucher (+154% rispetto al primo quadrimestre 2014). Il lavoro precario e instabile resta, dunque, sempre più la forma assolutamente prevalente di accesso al lavoro. E il fatto che le nuove attivazioni a tempo indeterminato siano inferiori non solo al 2015 ma anche al 2014 dimostra in maniera evidente che il vero elemento che ha mosso le aziende è stato quello degli incentivi”. E’ quanto emerge da un rapporto della Fondazione Di Vittorio che si pone l’obiettivo di dare una lettura ragionata dei dati Inps sulle assunzioni relative al primo quadrimestre 2016. “Tra i lavoratori dipendenti del settore privato (esclusi domestici e agricoli) – si legge nel rapporto – i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel primo quadrimestre 2016 sono stati 432 mila; inferiori non solo a quelli dello stesso periodo del 2015 (666 mila) ma addirittura al 1° quadrimestre del 2014 (483 mila)”. Le assunzioni a termine, restano invece stabili, pari a circa 1,1 milioni, e rappresentano il 69% dei nuovi rapporti di lavoro. Se si prende poi a riferimento anche l’andamento dei voucher (+43% rispetto al 1°quadrimestre 2015 e addirittura +154% rispetto allo stesso periodo del 2014) non si può non notare che il lavoro precario e instabile resta la forma assolutamente prevalente di accesso al lavoro”.