Riforme: Maroni, più autonomia alle regioni

Trento – “La riforma costituzionale, tra le altre cose, prevede anche la revisione del Titolo V, cosi’ come definito nel 2001, e prevede una cosa giusta: la fine del sistema delle competenze concorrenti che tanti contenziosi ha generato davanti alla Corte Costituzionale. Il problema per me, governatore della Regione, e’ che queste competenze vengono ridotte e cosi’ vengono ridotte anche le risorse. Non solo: io, al contrario, chiedo piu’ autonomia. Chiedo anche di essere controllato, misurato, valutato, ma e’ la Regione l’autorita’ meglio in grado di rispondere e dare soddisfazione alle esigenze dei miei cittadini”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questa mattina, a Trento, alla
conferenza ‘Le Regioni per la crescita’, nell’ambito del ‘Festival dell’Economia di Trento 2016′. “In Lombardia ci sono 1530 Comuni: c’e’ il piu’ grande Comune di Italia, la Citta’ metropolitana di Milano, con 3 milioni di abitanti, e il piu’ piccolo d’Italia, Pedesina, in provincia di Sondrio, con 32 abitanti – ha spiegato Maroni -. Io devo essere in grado di soddisfare le richieste del sindaco di Milano, ma anche quelle di tutti gli altri sindaci. Oppure si deve decidere di cancellare le autonomie, decidendo di accorpare i Comuni? Io credo che non si possano cancellare i piccoli Comuni, c’e’ il fattore identita’, c’e’ il senso di appartenenza al territorio, sono fattori importanti. Dobbiamo invece creare un’articolazione
tale che ci consenta di dare la medesima attenzione a tutti i Comuni e offrire a tutti i miei cittadini le stesse opportunita’. Posso fare tutto questo solo se ho le competenze per farlo e con questa riforma molte mi vengono invece tolte”.