L’Italia è al 5° posto con 2,1 miliardi di Euro. La maggior parte del fatturato delle agenzie europee proviene da attività di compravendita, seguita da quella dell’affitto (insieme raggiungono il 57%), il 30% dei ricavi proviene da attività di valutazione e di advisoring, ed il 13% da altre attività, fra cui consulenza ed intermediazione del credito. In media, un agente dell’Europa intermedia circa 10 case in un anno. Si compravendono più case in Svezia (22,5), Germania (19.3) e Regno Unito (14,0), di meno in Irlanda (3,4), Lussemburgo (4,1) e Italia (4,3). Considerando la percentuale di penetrazione residenziale degli agenti ed il livello medio di commissioni emerge che ad alte commissioni residenziali corrisponde una percentuale di mercato intermediato non superiore al 50% (come, ad esempio, accade in Francia), mentre per bassi livelli di commissioni, con l’unica eccezione dell’Irlanda, la percentuale di intermediato risulta elevata. Il 69% delle compravendite in Europa, e il 54% di quelle in Italia, deriva da pubblicità e annunci online. Rapportando il sentiment europeo a quello nazionale sul tema del “web real estate”, emerge che in Italia la modalità prevalente di vendita è la pubblicità online (61% contro il 59% europeo). Anche sull’utilizzo della piattaforma MLS, Multiple Listing Service, una piattaforma utilizzata dagli operatori immobiliari per condividere affari tramite l’associazione la quota nazionale è del 17% contro il dato europeo che si attesta al 22%. “Il marketing immobiliare è strettamente connesso al marketing territoriale – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – Il professionista immobiliare lavora direttamente sui territori, possiamo giustamente dire che opera come promoter, perché vendendo gli immobili vende indirettamente quel territorio.”