Scuola: sciopero e manifestazioni in tutto il Paese

Milano – Ad un anno esatto dalla mobilitazione sulla scuola, i sindacati tornano a scioperare oggi. Sono previsti – spiega una nota sindacale – per questa mattina cortei e manifestazioni in tutto il paese. Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals Confsal chiamano ancora una volta i lavoratori alla protesta per il mancato rinnovo del contratto nazionale fermo da sette anni, per il lavoro precario – ancora diffusissimo nonostante gli annunci – e per la valorizzazione della professione docente. In gioco ci sono anche le questioni legate al personale Ata e ai dirigenti scolastici. I problemi dei lavoratori del settore sono legati direttamente all’ormai cronico sottofinanziamento dell’istruzione pubblica (-5,9 per cento rispetto alla media dei paesi Ocse) e alle novità della cosiddetta Buona Scuola, rispetto alla quale un gruppo nutrito di sindacati e associazioni sta raccogliendo le firme per quattro referendum abrogativi di alcuni degli aspetti più controversi della norma. Dal 2009, ultimo rinnovo, fino al 2014 secondo i calcoli del Mef la retribuzione pro-capite di fatto dei lavoratori della scuola è scesa dai 30.570 euro del 2009 ai 29.130 euro del 2014: una contrazione delle di 1.440 euro pari a -4,71 per cento. Ma non basta: il blocco della contrattazione ha avuto anche ripercussioni per il mancato recupero dell’inflazione che dal 2009 al 2015 è cresciuta dell’8,5, mentre gli stipendi restavano fermi. Secondo i calcoli dei sindacati, tutto questo ha causato una perdita di salario reale di 11.500 euro medi in sei anni. Per i sindacati, dunque, il contratto va rinnovato, soprattutto dopo che il 5 aprile è stato sottoscritto all’Aran l’accordo che ridisegna le aree contrattuali della pubblica amministrazione