Linate: sindacati, disagi responsabilità di Aviapartner

Milano – I disagi questa mattina a Linate – spiega una nota sindacale – sono il frutto della disperazione dei lavoratori e del disprezzo di tutte le regole da parte di Aviapartner. Lo scorso mese di marzo le compagnie aeree British Airways, Iberia e Air Lingus hanno deciso di cambiare società di servizi a terra aeroportuali affidandosi ad Aviapartner e non più a Wfs Gi. Il contratto nazionale del trasporto aereo prevede in questi casi la salvaguardia occupazionale attraverso l’applicazione della clausola sociale. Già da marzo Filt-Cgil Fit-Cisl Uil-Trasporti e Ugl-Ta si sono attivate scrivendo formalmente prima a Enac e al Gestore Aeroportuale e poi anche alle Prefetture di Milano e Varese e al Comune di Milano, per esprimere forte preoccupazione sull’effettiva applicazione del disposto contrattuale di salvaguardia. Tra poco più di una settimana la prima compagnia aerea (Air Lingus), passerà da Wfs ad Aviapartner e ancora, nonostante l’autorevole mediazione di Enac, non è stato fatto alcun passo in avanti sulla definizione di un accordo di clausola sociale. L’ultimo incontro tra aziende, organizzazioni sindacali ed Enac si è svolto ieri, 19 maggio, e ha registrato ancora una volta l’atteggiamento irresponsabile di Aviapartner che, oltre a ricorrere sistematicamente all’ostruzionismo, si rifiuta di comunicare al tavolo gli elementi tecnici essenziali a risolvere la problematica che coinvolge oltre cento lavoratori tra Linate e Malpensa. A fronte di questa ennesima dimostrazione di disprezzo delle regole da parte di Aviapartner e di un atteggiamento troppo attendista di Wfs, i lavoratori, che fin qui, pur convivendo con angoscia e incertezza, hanno continuato responsabilmente a garantire la propria professionalità e competenza a tutti i passeggeri, si sono riuniti stamattina in un’assemblea spontanea, alla quale si sono successivamente unite le organizzazioni sindacali. I conseguenti rallentamenti nelle operazioni di check-in e attività di piazzale non possono essere addebitati alla parte debole dei soggetti coinvolti (i lavoratori), che hanno sempre rispettato le regole, ma a quella forte (Aviapartner) che le regole contrattuali sgradite evidentemente le disprezza, provocando di riflesso un escalation di conflitti sociali negli aeroporti milanesi che inevitabilmente deflagrerà anche nel resto d’Italia. Torniamo a chiedere con forza a tutti gli organismi istituzionali locali e nazionali di non lasciare soli i lavoratori del trasporto aereo e di non assistere passivamente alla frantumazione dei diritti faticosamente costruiti negli anni nel comparto aereo. Finchè non si arriverà ad una soluzione condivisa sull’applicazione della clausola sociale le organizzazioni sindacali saranno sempre a fianco dei lavoratori di WFS nel legittimo perseguimento degli obiettivi sottoscritti (anche da Aviapartner) nel contratto nazionale.