Immigrati: permessi soggiorno, costi eccessivi, ricorso Cgil

Bergamo – “Sproporzionato” e di “ostacolo” rispetto alle finalità della direttiva europea 109 del 2003: così una sentenza della Corte di Giustizia europea a settembre aveva definito il contributo sul rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno imposto in Italia nel 2010 e in vigore ancora oggi. L’Inca e la Cgil nazionali hanno denunciato, mercoledì in conferenza stampa, “l’inerzia del Governo che, oltre a ignorare quanto stabilito dalla sentenza, continua a mostrare un atteggiamento punitivo nei confronti degli immigrati, costretti a subire un ulteriore aumento dei contributi sui titoli di soggiorno”. Così il sindacato ha deciso di procedere con azioni legali per conto di tanti cittadini migranti: sono già migliaia le istanze raccolte presso sedi di Patronato, Camere del Lavoro, Uffici Immigrazione per chiedere il rimborso di quanto già versato. Anche a Bergamo, da qualche settimana, si procede alla raccolta dei ricorsi: fino ad ora se ne contano oltre 350. “Oggi, dopo gli ultimi aumenti, il costo è di 110,46 euro per il rinnovo di permesso di durata inferiore ad un anno, di 130,46 euro per permessi fino a due anni e di 230,46 euro per il permesso UE per soggiornanti di lungo periodo” ha spiegato oggi Annalisa Colombo, responsabile dell’Ufficio Migranti della Cgil di Bergamo. “Come nelle Camere del Lavoro di tutt’Italia, anche qui stiamo raccogliendo le richieste di rimborso che inviamo noi direttamente, attraverso posta elettronica certificata, contestualmente all’invio delle richieste di rinnovo dei permessi. Non possiamo nascondere il disagio che proviamo nel supportare i cittadini stranieri nella presentazione della domanda di rimborso quando come risposta dal ministero dell’Economia e dal ministero dell’Interno– che da mesi ricevono segnali chiari rispetto all’inadeguatezza di questa tassa – otteniamo la notizia degli aumenti. Ci chiediamo, tra l’altro, quale considerazione abbia il Governo delle sentenze pronunciate dalla Corte di Giustizia europea”.